Un filo di quiete che si dipana in cinque tappe e novantacinque chilometri di sentiero, ad annodare due valli: la Valle Camonica e la Valle di Scalve; e due province: Bergamo e Brescia. Un viaggio lungo il corso del fiume Dezzo – Decio per gli antichi romani, attraverso ettari ed ettari di bosco. Variazioni infinite di verde, di giallo, di rosso, come il trascorrere delle stagioni. Un’immersione nel paesaggio che è al contempo un salto nella memoria: dalle millenarie miniere di ferro fino al Disastro del Gleno.
È così che si presenta La Via Decia – Il cammino dei boschi di ferro, nata per aprire ai cercatori di bellezza questa porzione incontaminata e ancora poco conosciuta delle Alpi lombarde, all’ombra del massiccio della Presolana. Dove nacquero personaggi importanti, come il Card. filologo Angelo Maj o lo scultore Giovanni Giuseppe Piccini. E dove – nei volti e nelle storie delle persone che vi abitano – è ancora possibile scorgere la trama segreta che unisce da sempre uomo e natura.
Tutto quello che c' è da sapere prima di intraprendere questo cammino (stagionalità, equipaggiamento...)
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