Belvedere Mastai

Uomini e mestieri

Il belvedere Barbena Mastai è posto qualche centinaio di metri oltre la chiesa di Prave, in una radura a picco sui dirupi della via Mala, dove lo sguardo spazia a 360 gradi sulla corona delle montagne che orlano il cielo della Valle di Scalve e della Valle Camonica.
Un luogo particolare, costellato di targhe di bronzo sulle quali il professore Nazareno “Mastai” incise struggenti poesie e brevi racconti. Qua e là piccole costruzioni di sassi, sculture in legno e ferro. Alla fine del percorso, sopra lo strapiombo, vi è la “Porta dell’infinito”, un portale vuoto, spalancato sull’orizzonte. Ai suoi piedi una targa con parole accorate, che sembrano preannunciare il suo destino: “Questi sono i miei orizzonti dove il dolore diventa infinito e oltre il tempo, sfocia in una pace soprannaturale! Non troverete il corpo del Falco! Oh sorte, più non voglio i tuoi giorni e giochi di morte vedranno questi che sono i miei orizzonti”.

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