Pizzo Camino

Il Pizzo Camino (m 2491 slm) domina con il versante Nord la conca di Epolo e l’abitato di Schilpario. Visibile da quasi tutta la Valle di Scalve, si articola in un sistema di creste che comprende la vetta principale e altre cime ad essa collegate. A Nord-Est, dal passo di Varicla (2097), la linea di cresta sale fino al Monte Sossino (2398), per scendere poi al passo di Ezendola (1974) e da lì risalire all’omonima cima (2175). A Sud, il crinale prosegue in saliscendi sino alla Cima Moren (2417), quindi si abbassa sino a quota 2200, Goletto di Moren, per risalire infine alla Corna di San Fermo (2352). Da questa cima, in direzione Nord-Ovest, il crinale scende a formare le Pale, mentre in direzione Sud-Ovest raggiunge il passo del Costone. Lungo la cresta che unisce le vette del Pizzo Camino e della Corna di San Fermo, nel 2015 un gruppo di amici delle scuole di Alpinismo e Scialpinismo dei C.A.I di Cedegolo e Borno ha aperto una via in memoria di Attilio Gheza. L’itinerario, già percorso in precedenza da alpinisti locali nonostante oggettive difficoltà, è stato attrezzato con fix meccanici con anello e contrassegnato con bolli di vernice azzurri; presenta difficoltà AD (max IV, IV+) con tempo di percorrenza di 12-14 ore. La via può essere percorsa sia partendo dalla salita del Pizzo Camino lungo la Nord, con attacco sopra il cengione di Varicla, sia partendo dalla Corna di San Fermo. Gli apritori consigliano la prima soluzione. La via normale alla vetta del Pizzo Camino può essere raggiunta sia da Schilpario (Sentiero 423 EE) che da Azzone (sentiero 425 e 423 EE). Da Schilpario: il sentiero parte dal parcheggio posto alle spalle del piazzale degli Alpini. Attraverso una strada agrosilvopastorale si sale alla Malga di Voglia e si prosegue, ora lungo un sentiero, verso la malga alta di Voglia (ruderi). Poco prima, si incrocia il sentiero 424 che scende alla malga di Epolo. Raggiunto il passo di Corna Busa (da notare sulla destra la curiosa sfinge naturale, detta appunto Corna Busa), il sentiero prosegue pianeggiante sino a raggiungere la base di un ghiaione. Risalendolo fino in cima, si perviene poco più a destra a un canalino. Lo si percorre e, raggiunto lo sbocco in cresta, si risale a sinistra il costone erboso, con alcune facili roccette, fino alla vetta. Da quassù  si gode un panorama che spazia dalle Orobie al gruppo Bernina, all’ Adamello, alle Prealpi Bresciane. Da Azzone il sentiero parte a monte dell’abitato. Percorre inizialmente un ponte in cemento armato, per poi proseguire lungo la strada forestale che conduce ai fienili delle Some. Tenendo la strada, si raggiungono di seguito la Malga Bassa, la Malga di Mezzo e la Malga Alta del Negrino. Superata la Malga Alta, la strada – divenuta sentiero –  prosegue a mezza costa sino a raggiungere il Passo di Corna Busa dove si incrocia il sentiero 423 proveniente da Schilpario.

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