Le aree di alta montagna non sono soltanto zone periferiche, apparentemente costrette a scegliere tra il declino irreversibile o un modello di sfruttamento turistico invasivo. Nonostante gli effetti del cambiamento climatico e decenni di politiche che ne hanno aumentato la marginalità, le Terre Alte sono ancora luoghi dove tradizioni e pratiche legate all’agricoltura, all’alimentazione e alla tutela del paesaggio raccontano un modo diverso di intendere la relazione tra umanità e natura.

Dai domini collettivi alle pratiche del pastoralismo, compresi i “bergamini” e i carbonai delle valli bergamasche, uno sguardo etnologico ci racconta non solo la storia di un passato sparito, ma anche scenari possibili per ripopolare borghi e aree di montagna attraverso la rigenerazione agroecologica.

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Informazioni
Data: 13 settembre 2025
Luogo: Vilminore - Tempio del Donatore, Pieve di Scalve
Programma

Ore 15.00 Inizio

Marta Villa è ricercatrice e docente di antropologia culturale e alpina per l’Università di Trento, l’Università di Bolzano e l’Università di Verona.

Tra le sue pubblicazioni più recenti: “Nutrire le città italiane attraverso le pianure e le montagne” (2022-23), l’articolo “Agroecologia e antropologia pubblica nelle Terre Alte: comunità, margini, saperi trasversali”, in «Antropologia Pubblica» (2023) e il suo ultimo libro “Domini collettivi: la sfida di quell’altro modo di possedere” (2025).

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