I roccoli sono la testimonianza di antiche tradizioni e di un particolare modo di catturare gli uccelli per mezzo di un’apposita rete. Sono caratterizzati da due elementi: il casello e l’impianto arboreo.
Il casello o “ol casel”, normalmente è a forma di torre a pianta quadrata, disposto su due o tre piani, realizzato con pietra del luogo e posizionato su un terreno in pendenza. L’occultamento del casello poteva avvenire sia mediante posizionamento di erbe rampicanti, sia attraverso la piantumazione di alberi ad esso aderenti. Il manufatto era sempre posizionato in modo da garantire la più ampia visuale verso valle, dove era distesa la rete per la cattura e verso est, da dove provenivano gli stormi di uccelli. Doveva quindi trovarsi su una dorsale o comunque in una radura priva di alberi, in modo che gli uccelli migratori fossero costretti a posarsi sugli alberi all’interno del roccolo stesso. L’impianto arboreo – in dialetto “ol rocol” oppure “ol tond” – costituisce il secondo elemento caratteristico, la parte viva e naturale. Si tratta di una serie di alberi e arbusti che circondano l’edificio, disposti in modo da creare un ambiente adatto ai diversi tipi di uccelli migratori. Le operazioni di cattura avevano inizio appena albeggiava e terminavano al tramonto: i momenti di maggior afflusso erano al mattino presto e a metà pomeriggio. Il casello del roccolo dei Crìcoi, recentemente ristrutturato, è sviluppato su due piani ed è privo di piante da mascheramento. Le murature sono in pietra e cemento con traccia dell’originaria malta di calce utilizzata come legante. La parte rivolta a valle presenta una finestrella con inferriata e anta di legno nel piano basso e uno specchiato in legno nel sottotetto, dove era presente l’apertura per il lancio degli spauracchi, arnesi utilizzati per spaventare i volatili facendoli volare nelle reti. Verso est si trova la porta per l’accesso al locale dove venivano custoditi gli uccelli da richiamo ed in alto una finestrella con inferriata, presente anche sul lato ovest. L’ impianto arboreo ancora evidente era costituto da faggi, larici e sorbo degli uccellatori. Il roccolo dei Crìcoi era rinomato per la cattura di uccelli di grosso taglio. Da qui si gode di una meravigliosa vista sul versante nord della Presolana.