La prima edizione de La Via Decia Festival si intitola Lympha.

Pone l’attenzione sul tema del nutrimento, collegandolo a quel mondo degli alberi che incanta chi percorre Il cammino dei boschi di ferro.

Molte delle proposte in calendario hanno a che fare col cibo. Non tanto come strumento utile a soddisfare un bisogno fisiologico di energia. Ma come elemento culturale che consente di osservare il mondo, di decifrarlo. Molti temi oggi passano da qui: si veda l’impatto ambientale determinato dai metodi di coltivazione o allevamento, con effetti anche sul piano della giustizia fra gli uomini. Da questo punto di vista, il recupero della tradizione (come sarà nella Festa del Pan Ner o nella camminata serale a Schilpario) – oltre che essere operazione della memoria – stimola a ripensare da capo la connessione fra cibo e territori. Dentro una circolarità virtuosa in cui il bisogno dell’alimentazione sancisce – anziché spezzare – l’alleanza fra uomo e natura. Così come l’alleanza fra gli uomini, riunendo le persone, generando comunità.

Ma il tema del nutrimento stimola anche un secondo livello di lettura. Chi oggi si mette in cammino, spesso è mosso dalla ricerca di qualcosa che nutra una ricerca interiore. Nel tempo in cui spesso si confonde la risposta a questa domanda con la soddisfazione consumistica di tutti i bisogni, il cammino indica l’accesso alla risposta attraverso un percorso che invita ad uscire, a svuotare, per fare posto da capo al desiderio. Sapendolo anzitutto riconoscere e custodire. Fare posto al desiderio, camminare per ritrovare l’anima delle cose. Anche a questo si legano alcune delle proposte in programma.

Questa edizione del Festival – così come lo è stata tutta l’esperienza de La Via Decia in questo suo primo anno di vita – nasce all’insegna della condivisione. Ogni iniziativa porta la firma di istituzioni, persone, associazioni, operatori turistici che ogni giorno – spesso silenziosamente – lavorano per dissodare il terreno delle nostre comunità. Per mantenerlo vivo, fecondo. A loro va il nostro grazie! Ancora una volta: perseguire quelle azioni, quei progetti che hanno la forza di tenere vivi i legami è la chiave, il segreto. La linfa. La Via.

Vi aspettiamo!

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