Nel territorio comunale di Azzone esistono tuttora rare e preziose testimonianze di antiche architetture fortificate, sopravvissute allo scorrere inesorabile del tempo ed alla mano, spesso dissennata, dell’uomo.
Principale esempio di questa tipologia architettonica risulta essere la “Torre civica”, edificio d’epoca medievale collocato in posizione un tempo dominante rispetto al centro abitato, per assolvere alla funzione di controllo del borgo e segnalazione dei pericoli.
Tale edificio è il “simbolo” del Comune, essendo raffigurato anche nel suo gonfalone.
La pianta di questa costruzione, che si eleva per 18 m circa (4 piani fuori terra ed uno seminterrato), è quasi quadrata. La superficie interna del singolo piano è di circa 30 mq, con spessore medio delle pareti di 70 cm. L’accesso ai piani superiori avviene dal lato est, mediante una scala esterna in legno retta da una struttura perimetrale in muratura.
La torre è costituita da una robusta muratura in pietra locale, a corsi regolari con conci rozzamente squadrati. Salendo di livello, la tessitura muraria diventa più regolare e con conci di dimensioni minori. La parte alta del lato sud della torre è caratterizzata da un campaniletto a vela un tempo ospitante una campana (ora presso il Municipio), richiamo ed allerta della popolazione nei tempi antichi. Fra le aperture ancora oggi visibili, alcune servivano a scagliare dardi e testimoniano l’originaria vocazione difensiva dell’edificio. Altre, successive, rimandano invece all’epoca in cui la torre fu convertita ad uso abitativo, probabilmente a partire dal Quattrocento.
La struttura muraria, l’apparato difensivo e l’altezza fanno invece anticipare l’origine della torre quantomeno al XIV Sec.