Quel che osserviamo oggi, scostandoci solo pochi passi dalla mulattiera che sale alla cascata del Vò, è la base di partenza di una teleferica che venne realizzata nel 1915 per trasportare verso monte i materiali necessari alla realizzazione di sentieri e fortificazioni pensati per resistere a una possibile invasione austriaca e tedesca per i valichi alpini. Prende il nome dal monte Bognaviso (m 2287 slm) verso il quale era diretta. Realizzata con strutture in legno, funzionava attraverso un sistema a contrappeso, per cui da una parte salivano i carrelli con il materiale, dall’altro scendevano carichi di sassi.