Ad Angolo Terme, in via Sagrato, sorge il Palazzo Laini, dimora storica a pianta quadrangolare. La sua struttura complessiva lo colloca tra le dimore costruite a difesa della famiglia e dei propri beni. La prima porzione della costruzione risale al 1500, mentre quella più recente è stata eretta nel 1768. Il portico, affrescato con motivi cromatici floreali e adornato di colonne in granito, si affaccia sul cortile, dove sono ancora visibili delle volte decorate, sorrette da una robusta colonna.
Da qui si accedeva direttamente alle antiche e contigue fucine. Poggiate ad una parete della corte due fontane di uguale fattura portano inciso sulla pietra “C.G.A.L.L.”= Carlo Gian Antonio Laini Fecerunt F.F. 1808.
La famiglia assunse peso economico e politico fin dall’inizio del 1400 ed era notevolmente ricca per il patrimonio immobiliare accumulato in circa tre secoli ad Angolo. All’inizio dell’Ottocento si occupa di attività minerarie e metallurgiche, in un primo momento solo a livello commerciale, in seguito come proprietaria di fucine e miniere.
Aveva forse a che fare con miniere nella bergamasca quel Carlo Laini che il 2 luglio 1654 è testimone con il suo scudiero dell’apparizione della Madonna e della guarigione del pastore di Borno Bartolomeo Burat, avvenuta nel luogo in cui oggi sorge il santuario della Madonnina di Colere.
Un’affascinante dimora storica, risalente nella porzione più antica al Millecinquecento, costruita su uno splendido portico affrescato.