Costruita su un pianoro lungo la strada che sale al Passo del Vivione, la chiesetta di S. Barbara sembra ancora proteggere dall’alto il villaggio dei Fondi e soprattutto le miniere e le centinaia di operai che ogni giorno ne percorrevano i cunicoli. Volgendo le spalle alla chiesa, lo sguardo abbraccia non solo la zona dei Fondi, ma tutta la Val di Scalve. Mentre gli alberi dietro di noi preparano lo sguardo alla vista delle piccole Dolomiti scalvine e del Cimon della Bagozza,
La chiesa fu consacrata dal vescovo di Bergamo Adriano Bernareggi il 21 Luglio del 1946 e dedicata alla santa patrona dei minatori, festeggiata ogni anno il 4 Dicembre.
Era trascorso poco più di un anno dall’eccidio dei Fondi, avvenuto pochi metri più in basso.
L’edificio richiama lo stile dell’architettura industriale ed è dedicato ai caduti della miniera, come ricorda una lapide presente sulle pareti del porticato. Un’altra lapide contiene invece una dedica all’Ing. Andrea Bonicelli, per la dedizione profusa a sostegno della vita delle miniere, firmata dagli stessi minatori e datata 1972.
La facciata dell’edificio culmina con un campanile a vela mentre l’arco principale rimanda al profilo delle gallerie. Anche le lampade per l’illuminazione sono lampade da miniera.